Pubblicato in: Salute e pediatria

Lenti a contatto per i bambini

di webmaster 20 luglio 2010

A cura di Roberto Cattaneo

È importante proteggere sempre l’apparato visivo, specie quando è ancora in sviluppo. Spesso, però, i bambini si rifiutano di indossare gli occhiali in quanto scomodi e fastidiosi soprattutto nel momento del gioco. Diversamente da quanto credono in molti, anche i bambini al di sotto dei tre anni possono utilizzare le lenti a contatto. Non solo non esistono controindicazioni al loro impiego, ma addirittura il loro uso è obbligatorio per i neonati operati al secondo o terzo mese di vita per cataratta congenita. Tale credenza dipende dal fatto che le prime lenti a contatto erano molto piccole, rigide, e richiedevano un lungo periodo di adattamento, ma oggi le lenti morbide e lo sviluppo di geometrie e materiali nuovi hanno allargato anche ai più piccoli la possibilità di usare le lenti.

Sicuramente è importante che il bambino stesso accetti le lenti. Un buon punto di partenza possono essere le lenti “usa e getta” che sono ottime anche perché non richiedono una particolare cura: la manualità di un bambino, e quindi la gestione delle lenti, infatti, non è di certo ottimale, di conseguenza le lenti usa e getta evitano fastidi al genitore senza che il bambino corra il rischio di infezioni oftalmiche. Attraverso le lenti usa e getta sarà possibile valutare se il bambino gradisce e tollera le lenti e poi, se i risultati saranno positivi, si potrà passare alle lenti morbide tradizionali. In ogni caso, dopo il sesto compleanno, il bambino è in grado di suggerire ai genitori qual è il tipo di lente che gli crea meno disturbi. Dunque in mancanza di controindicazioni e se il bambino è in grado di provvedere autonomamente alla gestione delle proprie lenti, non ha alcun senso aspettare e ritardare l’inizio della prevenzione.

Il bambino deve imparare a non abusare dell’utilizzo delle lenti e ad averne cura per evitare il rischio di infezioni. Inoltre è importante che venga seguito dal medico oculista, che prescriverà le lenti più idonee e verificherà che vengano osservati regolarmente i tempi di sostituzione delle lenti. Il bambino, poi, deve essere seguito dal contattologo periodicamente, per misurare i parametri corneali che portano a rivalutare le curvature geometriche delle lenti a contatto. Dopo i 7 anni d’età, l’occhio ha ormai assunto una struttura definitiva ed i parametri contattologici sono quindi equivalenti a quelli dell’adulto.

Anche le lenti ortocheratologiche (che indossate di notte cambiano la forma degli occhi permettendo di vedere bene di giorno) possono essere utilizzate nei bambini a condizione, naturalmente, che non insorgano problemi sia sotto il profilo oculare che da un punto di vista pratico di manipolazione e gestione. Prima si cominciano ad usare, prima si inizia la prevenzione ed è senz’altro consigliabile prevenire eventuali e probabili peggioramenti della miopia con lenti a contatto ortocheratologiche per tutto il periodo a rischio (fino a circa 20-25 anni).

È giusto ribadire, comunque, che l’utilizzo delle lenti a contatto nei bambini è possibile se e solo se il bambino stesso le accetta e che è sbagliato che siano i genitori ad imporne l’uso.

 

 

 

 

 

 

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