Pubblicato in: Salute e pediatria

Vaccino MPR: esiste una correlazione tra autismo e vaccinazione?

di linda 18 gennaio 2013

autismo

Quando arriva il richiamo per le vaccinazioni obbligatorie e facoltative ogni mamma che si rispetti comincia ad aspettare quel fatidico giorno come se si trovasse nel braccio della morte ed attendesse il momento dell’esecuzione. Chi più, chi meno teme quel momento per le più svariate motivazioni. Qualsiasi siano i motivi, giusti o sbagliati, razionali o irrazionali, ognuna di noi cerca in modo spasmodico informazioni che possano confermare o confutare le proprie credenze al riguardo e si getta alla ricerca della verità assoluta. Quella verità che in un qual modo lavi la coscienza dall’errore imperdonabile di avere fatto la scelta sbagliata sulla salute del proprio bambino, il bene  più importante e prezioso per ogni madre.

Sono arrivata alla conclusione, leggendo un po’ di documentazione in giro, che non esiste la scelta giusta in assoluto ma che ognuna di noi deve valutare i pro ed i contro, e scegliere in base alla propria situazione e al propri istinto. Detto questo ho deciso di fare una serie di articoli che condensino e spieghino i pro ed i contro delle vaccinazioni facoltative ed obbligatorie nel nostro paese, così che ognuno sia libero di farsi un’opinione al riguardo.

VACCINO MPR E AUTISMO: IL CASO WAKEFIELD

Tra le questioni più discusse c’è sicuramente l’esistenza o meno di un nesso tra la vaccinazione anti Morbillo-Parotite-Rosolia (MPR) e l’insorgenza della Sindrome di Kanner, meglio nota come autismo. La questione è annosa ed ha scomodato fior fior di medici e specialisti in tutto il mondo. Il dibattito è sorto nel 1998 dopo che la prestigiosa rivista medica specialistica Lancet ha pubblicato uno studio del dott. inglese Andrew Wakefield. Questo studio sosteneva che il vaccino fosse causa di infezioni intestinali, correlate a loro volta alla sindrome di Kanner. L’articolo riguardava dodici bambini con enterocolite cronica ed alterazioni regressive dello sviluppo. L’ipotesi sostenuta dallo studio era che la vaccinazione potesse determinare l’enterocolite con passaggio in circolo di peptidi neurotossici responsabili dell’autismo. Le affermazioni del dottore vennero osteggiate e screditate dal mondo scientifico (campione molto ridotto, test discutibili, conclusioni forzate)  ma Wakefield cominciò una serie di conferenze annunciando questa incredibile scoperta. Dopo l’uscita dell’articolo, la fiducia nei confronti del vaccino Mpr scese notevolmente in Inghilterra determinando una riduzione della copertura vaccinale nei confronti del vaccino MPR ed un aumento dei casi di morbillo. L’epidemia di morbillo causò mille casi e due decessi. Poco dopo si scoprì che Wakefield aveva già brevettato (UK patent application number 9711663.6) un sistema di vaccinazioni singole (come consigliava durante le conferenze) ed una cura per i problemi intestinali dei soggetti autistici. Cominciarono così i sospetti su di lui, aggravati anche dalla scoperta di un finanziamento di oltre 500mila sterline ottenuto da un avvocato che sosteneva cause di risarcimento contro lo stato per bambini autistici con presunti danni da vaccino. A questo punto molti dei coautori dello studio chiesero la rimozione del loro nome dalla ricerca e  la stessa rivista Lancet ritirò l’articolo.

Altre interessanti approfondimenti su Il Fatto Quotidiano

SENTENZA DI RIMINI DEL 2012

In Italia questa correlazione e tutto il dibattito che in realtà non si è mai del tutto sopito è tornato alla ribalta con la sentenza emessa dal Giudice Luci Ardigò il 15 marzo 2012 a Rimini. Tale sentenza condanna il Ministero della Salute a pagare un indennizzo per danni causati dal vaccino trivalente (MPR) alla famiglia del piccolo B.V., sottoposto nel 2004 al vaccino trivalente e ammalatosi successivamente di autismo.

Link alla sentenza saluteinternazionale.info/wp-content

Le critiche alla sentenza riminese sono arrivate immediatamente dal Board scientifico del “Calendario vaccinale per la vita” – una sorta di confederazione medica che riunisce la Federazione italiana medici pediatri (Fimp), la Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg) e la Società italiana di igiene (Siti)ha espresso in una nota sconcerto ed amarezza . “Sentenze come questa – spiegano – rischiano di avere il solo risultato di far perdere fiducia in uno strumento preventivo fondamentale per la salute dei bambini e di tutta la popolazione, con il conseguente riemergere di malattie gravi e talora anche mortali, come il morbillo, inducendo peraltro nei genitori di bambini affetti da una seria patologia come l’autismo la falsa convinzione di aver trovato la ragione di tante sofferenze patite“. Il board scientifico ha voluto anche sottolineare come due recenti studi scientifici pubblicati sul British Medical Journal abbiano decretato l’infondatezza dell’associazione tra la vaccinazione MPR e l’insorgenza dell’autismo.

Altri approfondimenti sul sito del sipps.it

DATI SUL MORBILLO

Prima dell’arrivo della vaccinazione contro il morbillo (1963), ogni anno morivano per questa malattia 2milioni di bambini in tutto il mondo. E’ una malattia molto contagiosa che si diffonde rapidamente e può portare serie complicazioni. “Il morbillo è pur sempre responsabile di un numero compreso tra le 30 e le 100 morti ogni 100.000 persone colpite. Le complicazioni sono dovute principalmente a superinfezioni batteriche: otite media, laringite, diarrea, polmonite o encefaliti (infiammazioni del cervello)” si legge sul sito del Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute.
Fonte:  Il ritorno del morbillo di Francesca Petrera su Treccani.it

ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITA’

L’Organizzazione Mondiale della Sanità afferma che il vaccino MPR «vanta un primato di sicurezza esemplare» e che non esiste una correlazione tra MPR e vaccinazione. Nel 2008 i Paesi membri dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, infatti, avevano  fissato l’obiettivo di ridurre del 90% la mortalità per morbillo entro il 2010 rispetto ai livelli del 2000. La riduzione invece  è stata stimata solo del 74% con picchi di mortalità proprio nei Paesi dove è più difficile ottenere dati precisi, come il Sud-Est Asiatico, l’India e l’Africa.

Altre fonti:

Articolo di Franco Giovanetti, Dirigente medico presso il Dipartimento di Prevenzione della ASL CN2 di Alba (Cn)

Articolo su Linkiesta di Cristina Tognaccini

Vorrei sottolineare come questo articolo non voglia convincere nessuno a fare la vaccinazione MPR (io non sono certo un medico ne uno specialista) e non ricalca quello che è il mio pensiero. Si prefigge solo di dare informazioni su un argomento molto dibattuto. Inoltre non può essere considerato esaustivo considerando la mole incredibile di documentazione esistente su questa dibattuta correlazione. Il prima possibile pubblicherò anche un articolo che mette in luce quelli che sono i dubbi ed i punti oscuri di questa annosa questione dando voce  a chi è contrario a questo vaccino.

Sullo stesso argomento potresti leggere:

I commenti sono chiusi.