Da una inchiesta del quotidiano romeno ‘Jurnalul National’ emerge che la condizione dei minori abbandonati in Romania è sempre più critica. Sono, infatti, numerosi i casi di bambini e adolescenti reintegrati nelle loro famiglie di origine senza verificare la reale possibilità dei genitori di riuscire a garantire le condizioni psico-fisiche adeguate al loro sviluppo.
Dal 2003 ad oggi sono stati reinseriti oltre 15 mila minori senza il ben che minimo controllo delle condizioni della famiglia. Spesso si tratta di bambini e ragazzi allontanati dalla famiglia perché vittime di violenze e abusi e che hanno trascorso gli anni fondamentali dell’infanzia tra istituti e assistenti famigliari.
Secondo il ‘Jurnalul National’ l’intera operazione è di tipo politico, in quanto serve a dimostrare all’Unione Europea quanto questo tipo di politiche sociali stiano gradualmente risolvendo il grave problema dell’abbandono nel paese. D’altro canto le Direzioni Generali per l’Assistenza Sociale per la Protezione dell’Infanzia (DGAPC) hanno spesso promosso percorsi di reinserimento forzati in modo approssimativo e veloce, anche per una questione di tipo economico. Le assistenti maternali e le strutture di assistenza pare abbiano costi quasi proibitivi.