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Adozioni a distanza per aiutare i bambini del sud del mondo

di webmaster 24 agosto 2007

I decessi infantili nel mondo ogni anno sono circa 10 milioni e tra le cause principali si annoverano le infezioni respiratorie acute, la dissenteria, il morbillo e la malaria. In Sierra Leone si registra il tasso di mortalità infantile, sotto i 5 anni, in assoluto più elevato, con 282 bambini su 1.000 che muoiono entro i 5 anni di vita. Quasi tutte queste malattie potrebbero essere prevenute tramite vaccini, zanzariere, misure igieniche e altre forme di profilassi che però spesso non sono conosciute o risultano troppo costose per larghi strati della popolazione nei paesi economicamente arretrati.

Esaminando gli indicatori economici si scopre una chiara correlazione tra povertà e malattia: In Etiopia, ad esempio, il PNL pro capite è di soli 160 dollari e solo un quarto delle famiglie ha accesso all’acqua potabile e il 6% a servizi igienici adeguati. Questo provoca la morte di oltre 5 milioni di bambini all’anno di malaria.

La carenza di servizi sanitari di base è rafforzata dalla mancanza di informazioni. Spesso le famiglie non conoscono l’importanza vitale delle vaccinazioni perché spesso non sanno seguire le indicazioni di un operatore sanitario oppure non sanno leggere le istruzioni di un farmaco. Per poter ovviare a questo deficit è fondamentale e necessario sostenere l’istruzione, in primi quella delle donne, che saranno anche le future madri. In Repubblica Centrafricana solo il 43% dei bambini in età scolare frequenta o è iscritto ad una scuola primaria.

Ultimo fattore, da non dimenticare parlando di mortalità infantile, è il dramma dei conflitti armati. Gli spostamenti di massa, la convivenza forzata nei campi profughi, l’interruzione dei servizi sanitari di base e dei rifornimenti alimentari hanno segnato profondamente il futuro di milioni di bambini, in particolare in quei paesi, come Colombia, Repubblica Democratica del Congo e Uganda, dove sono stati coinvolti in prima persona nel conflitto come schiavi o come soldati.

La COOPI – Cooperazione Internazionale è un’organizzazione non governativa, italiana laica e indipendente, fondata nel 1965 che, in 40 anni di lavoro, ha realizzato oltre 600 progetti di sviluppo e interventi di emergenza in 50 paesi nel Sud del mondo. La Coopi interviene con diversi progetti per combattere la mortalità infantile, lavorando sulle cause, quali la povertà, la malnutrizione, la mancanza di assistenza sanitaria, acqua pulita, istruzione, ecc. Tra i progetti di Coopi c’è anche l’adozione a distanza, uno strumento fondamentale per rispondere ai bisogni più urgenti di un bambino e per aiutarlo a costruire il suo futuro e quello della sua famiglia e della sua comunità. Con un semplice contributo di 80 centesimi al giorno si può garantire ad un bambino cibo, acqua, istruzione e sicurezza.

Per avere ulteriori informazioni sull’adozione a distanza consultare il sito http://www.adottareadistanza.org/ oppure contattare la Coopi alla sede centrale di MILANO in Via De Lemene, 50 – Tel. +39.02.3085057 – coopi@coopi.org

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