Pubblicato in: Mondo bimbo

L’asfissia neonatale è la prima causa di morte nei paesi poveri

di webmaster 23 novembre 2008

L’asfissia neonatale è la prima causa di morte nei paesi poveri e in via di sviluppo. Dei 4 milioni di morti neonatali che ogni anno avvengono nel mondo, il 98% è concentrato nelle aeree sottosviluppate e di questi il 23% è dovuto ad asfissia neonatale. L’asfissia neonatale è provocata dall’ipossia, cioè la mancanza di ossigeno nel sangue, condizione che si verifica durante la gestazione o il travaglio, quando il neonato, a causa di svariati motivi non è in grado di essere immediatamente autonomo dal punto vista respiratorio dopo il taglio del cordone ombelicale.
Quasi un milione di bimbi muore ogni anno per questo motivo e altrettanti vanno incontro a danni cerebrali come epilessia, paralisi celebrare e deficit della vista. Tra le cause dei decessi per asfissia neonatale nei paesi del terzo e quarto mondo si annoverano i parti troppo lunghi e difficili ed il pessimo stato di salute delle donne, spesso soggette a malnutrizione e sofferenti di infezioni.

Nei paesi ricchi situazioni come queste sono scongiurate dagli standard di assistenza medica a cui sono sottoposte le future mamme (le morti neonatali in Italia sono ogni anno 5-6 su 1000 nascite). I casi di asfissia neonatale in questi paesi avvengono raramente ed una delle cause principali che li provoca è il giro di cordone ombelicale introno al collo del nascituro.

Nei paesi in via di sviluppo, invece, la casistica è molto elevata: alimentazione carente e povera di elementi nutritivi necessari ad una donna gravida, parti prolungati e traumi da parto sono le cause principali. In questi paesi il problema dell’asfissia neonatale è enormemente sottostimata. La maggior parte dei decessi per asfissia non viene riconosciuta e registrata spesso per la mancanza di criteri diagnostici specifici.

L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), a questo proposito, ha avviato, in collaborazione con la Fondazione Chiesi, il primo Progetto di Studio sull’Asfissia Neonatale. Lo studio, che coinvolge inizialmente il Sudafrica ed il Pakistan, ha lo scopo di creare uno strumento diagnostico in grado di riconoscere i casi di asfissia neonatale, distinguendolo da altri problemi, nelle aree rurali, dove l’assistenza medica è quasi inesistente. Questo strumento si prefigge di identificare in tempo utile i bambini da rianimare attraverso segni clinici facilmente osservabili anche da personale sanitario del posto non specializzato.

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