Pubblicato in: La scuola

Cosa si nasconde dietro il disastro della scuola italiana?

di webmaster 16 ottobre 2006

Anche questo anno si sono utilizzati i risultati della ricerca OCSE PISA per dare giudizi sommari
sulla scuola italiana.

La ricerca offre invece molteplici informazioni che dovrebbero dare indicazioni sugli interventi che dovrebbero essere messi in campo per migliorare il nostro sistema scolastico.

Un dato rimasto nascosto è stato quello sulla differenza nei risultati fra gli studenti che frequentano scuole pubbliche o private.

Mentre nella maggioranza dei paesi valutati il punteggio medio nelle competenze in matematica di chi frequenta la scuola privata è superiore a quello dei pubblici di 38 punti (lo stesso accade in lingua e scienze) in Italia sono gli studenti della scuola pubblica statale a superare di 26 punti quelli della privata.

Si può anche aggiungere che confrontando i risultati dei soli studenti pubblici i risultati italiani sono in media con quelli internazionali in lingua e scienze, mentre sono sotto di 15 punti in matematica.

I risultati dei privati italiani in matematica sono però addirittura sotto di 80 punti rispetto alla media dei privati OCSE.

Si può allora ben dire che sono le scuole private a penalizzare i risultati medi italiani.

Tanto più che molte scuole private si rifiutano di partecipare al campione PISA.

Si può notare ancora che la maggiore differenza nei risultati fra pubblico e privato si ha nei licei e nei tecnici, cioè nelle scuole frequentate dai ceti più abbienti. In base a tali dati non si capisce il motivo per cui da dieci anni i finanziamenti pubblici alle scuole private da parte dello Stato, delle Regioni e dai Comuni sono in continuo aumento, mentre quelli alla scuola pubblica sono in costante calo. Anche la finanziaria 2006 aumenta di 100 milioni i finanziamenti ai privati e taglia pesantemente quelli alla pubblica.

Bruno Moretto, segretario del Comitato bolognese Scuola e Costituzione

Sullo stesso argomento potresti leggere:

  • E il ministro disse: «Meno compiti a casa»E il ministro disse: «Meno compiti a casa» (0)
    Credo che i compiti dovrebbero essere svolti prevalentemente in classe in modo che a casa i ragazzi, il pomeriggio, possano interessarsi agli elementi che inducono loro curiosità
  • Le vacanze non finiscono maiLe vacanze non finiscono mai (0)
    I ragazzi italiani sono tra gli ultimi in Europa a rientrare a scuola dopo le vacanze estive e tra quelli che fanno più settimane di ferie durante l'anno. Ecco i risultati diffusi da […]
  • Comitato Bolognese Scuola e CostituzioneComitato Bolognese Scuola e Costituzione (0)
    Ricco di documenti sulla scuola, contiene dati e notizie interessanti che vanno al di là dell'ambito locale suggerito dal nome dell'associazione. Bruno Moretto, il segretario, è […]
  • Stop alle merendine nei distributori a scuolaStop alle merendine nei distributori a scuola (0)
    Scarsa attività fisica e scorretta alimentazione. Sono questi i pericoli per i giovanissimi italiani. Ma da oggi forse si volta pagina... almeno a scuola

I commenti sono chiusi.