Pubblicato in: Salute e pediatria

Tante bugie sul Ritalin

di webmaster 20 marzo 2008

Luca Poma, portavoce nazionale di ‘Giù le mani dai bambini’ e Massimo Di Giannantonio, psichiatra ed Ordinario di Psichiatria all’Università di Chieti, sono stati sentiti dalla Commissione Sanità del Senato in merito alla reintroduzione in Italia di metilfenidato (Ritalin) e di atomoxetina (Strattera). Alla commissione è stata presentata la documentazione che proverebbe la scorrettezza dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) nelle iter che ha portato all’autorizzazione al commercio dei due potenti psicofarmaci destinati ai bambini.

“Abbiamo dimostrato – dichiara Luca Poma – che pur di immettere in commercio queste molecole ha deliberatamente alterato lo scenario fornendo ai Senatori un’informazione parziale è viziata”. Il portavoce ha elencato uno per uno tutti i dati ‘alterati’ dall’AIFA. “Hanno spacciato come una certezza l’esistenza della Sindrome da Iperattività e Deficit di Attenzione (Adhd) in quanto malattia biologica, laddove la comunità scientifica ne sta ancora discutendo in modo acceso”. Hanno mentito dichiarando che “la maggioranza della comunità scientifica nazionale approva le loro linee guida, laddove almeno 250.000 addetti ai lavori del settore salute invece le contestano”.

Da quanto riporta Poma, l’AIFA avrebbe fornito intenzionalmente ai senatori un dato sottostimato in riferimento ai bambini italiani che soffrono di Adhd in modo da tranquillizzarli sul fatto che il farmaco sarebbe stato usato solo in rari casi. Secondo quanto riferito, infatti, sarebbero 0,8% circa i bambini malati. Peccato che però “le loro stesse ricerche arrivano a sostenere fino ad un 4% di bambini supposti malati, e quello è effettivamente il target di mercato delle multinazionali che producono questi psicofarmaci”.

Ma la cosa più grave è che questi psicofarmaci vengono considerati sicuri quando invece causano una potenziale induzione al suicidio, crisi maniaco-depressive, ictus e crisi dell’apparato cardio-circolatorio fino alla morte improvvisa. Negli Stati Uniti, dove il psicofarmaco è molto utilizzato, è stato introdotto l’obbligo di segnalare questi effetti collaterali sulle confezioni dei farmaci con un apposito riquadro nero, un ‘black box’ tipo quello sui pacchetti di sigarette. 

Infine, Poma chiede a gran voce le dimissioni dei responsabili di questi gravi comportamenti: “questo organismo va riformato: chi è responsabile di questo scempio ora si deve dimettere. Facciamo appello all’Istituto Superiore di Sanità ed al Ministro per una moratoria immediata della distribuzione degli psicofarmaci ai minori per permettere una più che sollecita revisione dei protocolli e garantire davvero cure sicure ai bambini.

Per info media:
Luca Poma, Portavoce GiùleManidaiBambini: 337415305 – portavoce@giulemanidaibambini.org

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