Pubblicato in: La scuola

Due milioni di ragazzi italiani non usano il Pc

di webmaster 28 agosto 2007

La settimana scorsa, nell’ambito del convegno “Verso il bilancio sociale del paese” tenutosi presso la sala del Parlamentino del Cnel a Roma, è stata presentata una recente indagine dell’Istat che segnala un punto a sfavore verso il progresso delle famiglie italiane. Secondo la ricerca, infatti, sarebbero due milioni e 94 mila i ragazzi italiani che non usano ancora il personal computer. Solo il 56,6% dei ragazzi tra i 3 e i 17 anni utilizza regolarmente il PC. Di questi, appena il 3,3% ne fa uso ‘solo a scuola’ mentre il 15% ne usufruisce esclusivamente a casa.

La scuola penalizza proprio i minori di stato sociale più basso – sostiene Linda Laura Sabbadini, direttore centrale Istat – che non hanno opportunità di avere un pc a casa e di alfabetizzarsi per conto proprio. La scuola non riesce, quindi, ad operare un riequilibrio tra i vari strati sociali”. 

Dalle rilevazioni fatte dall’Istat nel 2006 risulta, infatti, che il 69,7% delle famiglie con minori ha un Pc in casa contro il 60,5% delle famiglie in cui il capofamiglia è un operaio. Una differenza sostanziale si registra anche a livello territoriale: nel nord-est sono ben 74,8% le famiglie con un computer in casa, nelle isole solo il 58,8%.  Secondo la Sabbadini, le differenze sociali e di opportunità sono in Italia ancora elevate.

Nel 2005 risultava che circa 500 bambini e ragazzi dai 6 ai 17 anni non erano mai andati al cinema, non avevano mai letto un libro, non avevano mai usato un computer né Internet e non avevano fatto sport nell’ultimo anno. In totale, gli esclusi da queste attività erano, a livello nazionale, il 7,3% dei minori con un 9,4 % tra le famiglie operaie e un 13,2% tra le famiglie del mezzogiorno.

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